TERAPIA MANUALE – TRATTAMENTO MANUALE ATTRAVERSO LA DISATTIVAZIONE DEI TRIGGER POINTS
I Trigger Points sono delle bandellette contratte all’interno di muscolo, fascia, tendini e legamenti: costituiscono una zona ischemica, rigida e poco contrattile. Le conoscenze su questo disturbo sono aumentate notevolmente grazie agli studi condotti dalla Dottoressa Janet Travell e David Simons intorno agli anni ’60, i quali hanno inoltre disegnato le mappe che sono tuttora utilizzate da tutti i medici e terapisti.
I Trigger Points possono essere:
- Attivi: sempre dolenti, riducono la forza muscolare e l’allungamento, provocano una sintomatologia dolorosa in una zona ben definita sia a riposo che in fase dinamica
- Latenti: possono avere tutte le caratteristiche di quelli attivi, con l’eccezione che non determinano dolore a riposo o durante i movimenti, ma solo alla palpazione
I Trigger Points possono rimanere latenti per decenni, finchè non si trasformano in attivi a seguito di traumi, posizioni prolungate nel tempo, posture scorrette o protratte nel tempo, affaticamento, sovraccarico e stress muscolare, stress psichici e tensioni viscerali.
Le princali tecniche manuali che vengono utilizzate per la disattivazione delle zone contratte sono:
- Palpazione a scatto
- Palpazione a pizzico
- Palpazione a piatto
- Compressione ischemica
- Stretch and spray, Massaggio trasverso profondo, Stretching